Acciai Inossidabili: barre e nastri

Acciai Inossidabili Austenitici, Martensitici
(lamiere, coils, tubi, tondi, quadri, piatti, esagoni)

Lamiere Acciaio Aisi 304 – 304L – 316L – 316 Ti 321 – 309 – 310 – 430
Lamiere Acciaio laminate a freddo 2B – BA
Spessori da 0.5 / 6 mm
Lamiere Acciaio laminate a caldo
Spessori da 3.00 mm / 100 mm
Lamiere Acciaio Satinate – Lucide – Scotch Brite
Formati commerciali: 

  • 1000×2000
  • 1000×3000
  • 1000×4000
  • 1250×2500
  • 1250×3000
  • 1500×3000
  • 1500×4000
  • 2000×3000
  • 2000×4000

 A richiesta lamiere spianate a misura


Nastri e Nastrini Acciaio
Formati commerciali:
Spessore: min 0.40 mm Max  3.00 mm
Diametro interno: min  508 mm Max   610 mm
Larghezza: min  100 mm Max 1500 mm

Spessore: min 0.40 mm Max  3.00 mm
Diametro interno: min  508 mm
Diametro esterno: min  600 mm Max 1350 mm
Larghezza: min.   10  mm Max   500 mm


Prodotti Lunghi
Acciai Inossidabili Austenitici    Aisi 304 – 309 – 310 – 316
Acciai Inossidabili Martensitici  Aisi 409 – 416 – 420 – 440

  • Tondo
  • Angolare
  • Piatto Cesoiato
  • Piatto Laminato
  • Quadro 
  • Esagono

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Acciaio  Inossidabile

Gli acciai inox (o acciai inossidabili) sono leghe di ferro caratterizzate, oltre che dalle proprietà meccaniche tipiche degli acciai al carbonio, da una notevole resistenza alla corrosione, specie in aria umida o in acqua dolce.
La capacità di resistere alla corrosione è dovuta alla presenza di elementi di lega, principalmente cromo, in grado di passivarsi, cioè di ricoprirsi di uno strato di ossidi sottile e aderente,  di spessore pari a pochi strati atomici (dell’ordine dei 3-5 × 10−7 mm), che protegge il metallo sottostante, dall’azione degli agenti chimici esterni.
Gli acciai inossidabili sono caratterizzati da un tenore di carbonio generalmente inferiore al 1,2%. Il contenuto minimo di cromo “libero”, ossia non combinato con il carbonio, si aggira tra l’11-12% per poter avere formazione dello strato di ossido “passivante” continuo, protettivo nei confronti dalla corrosione. Il cromo nella lega, combinandosi con il carbonio, può formare carburi di cromo, che limitano la disponibilità di tali elemento di lega a formare ossidi e, quindi, di passivarsi. 
Fonte Wikipedia